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«Il sardismo vero lo portiamo avanti noi»
Pubblicato da TONIO BIOSA in Politica • 27/01/2010 23.58.46
MERCOLEDÌ, 27 GENNAIO 2010

«Il sardismo vero lo portiamo avanti noi»

I Rossomori Sotgiu e Pirodda polemizzano con il Psd’az tempiese

TONIO BIOSA

TEMPIO. E’ polemica fra vecchio e nuovo «Sardismo tempiese». Alla diffusione della notizia della ricostruzione della sezione del Partito Sardo d’Azione con Costantino Mura a farne da segretario, ecco infatti far seguito le reazioni di Giuseppe Sotgiu e Pasquale Pirodda, sardisti da una vita con un passato di amministratori comunali e provinciali ed attualmente identificati come «sardisti rosso mori».
«Leggendo il giornale - scrivono in un documento - abbiamo saputo che a Tempio è stato ricostituito il Psd’az. Vorremmo informare l’opinione pubblica e gli elettori che il Partito Sardo d’Azione è stato da noi abbracciato per 25 anni e possiamo affermare che dal 1985 a oggi c’è stata una ininterrotta continuità politica ed amministrativa. La sezione sardista, intitolata all’aggese Battista Vasa prima e a Claudio Demartis poi, l’abbiamo tenuta aperta fino all’altro ieri e la riapriremo tra breve. Intanto una scelta da noi non condivisa ha portato il partito verso altre direzioni. Da qui l’esigenza di aggiungere al nome sardista anche il’appellativo di rosso mori».
Fatte queste precisazioni, il documento dei due storici sardisti tempiesi passa a trattare di questioni attuali come le alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative. «Vorremmo tanto - affermano - dopo aver auspicato una coalizione fra gruppi che hanno a cuore le reali sorti della città intera, che il Partito Democratico presti una certa considerazione a quanto sta accadendo a livello nazionale mentre molti cittadini guardano ai messaggi provenienti dall’Udc».
La parte conclusiva del comunicato di Giuseppe Sotgiu e Pasquale Pirodda è una sorta di diffida ai nuovi sardisti tempiesi. Sarebbe infatti loro intenzione intitolare la nuova sezione a Gavino Gabriel o a Diego Pinna o a Rodolfo Graziani visti come fondatori storici del Psd’az in città subito dopo la fine della Grande Guerra. «Per quanto riguarda l’utilizzo del nome di Gabriel - dicono - non permetteremo a chicchessia di strumentalizzarlo. Ci opporremo con tutte le nostre forze per la sua tutela, come già stiamo facendo, poiché i progetti che attualmente vertono su quel nome riguardano solo ed esclusivamente il personaggio sotto il profilo artistico e musicale. Giù le mani, dunque, da Gavino Gabriel. Diciamo questo con grande serenità, senza velo di polemiche, ma con la massima fermezza, dichiarando chiusa la provocazione».


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