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Guerra aperta per la candidatura a sindaco
Pubblicato da GIAMPIERO COCCO in Politica • 27/04/2010 13.25.51
LA NUOVA SARDEGNA
MARTEDÌ, 27 APRILE 2010
Elezioni comunali: i partiti rischiano di frantumarsi in vista del voto, liste ancora in alto mare a causa delle contrapposizioni interne

Guerra aperta per la candidatura a sindaco

Il Pdl rompe con l’Udc e il Pd è pronto a raccogliere il testimone per governare la città

GIAMPIERO COCCO

TEMPIO. L’incertezza, nelle coalizioni che si contenderanno gli scranni del palazzo comunale nelle prossime elezioni di fine maggio, regna sovrana. In linea con quanto accade nel resto dell’isola. A correre, per conquistare il palazzo, saranno probabilmente tre liste.
Ma il tempo stringe, e entro giovedì si dovrà decidere con chi stringere alleanze e, punto più che controverso, chi candidare alla carica di primo cittadino.
Problema, quest’ultimo, che attanaglia e crea malumori in tutte le formazioni politiche, dal Pd al Pdl, con l’Udc che rischia di frantumarsi e i partiti della sinistra che hanno già fatto sapere che intendono andare al voto da soli, senza l’inconcludente Pd. Il Partito Democratico ha diffuso un comunicato ufficiale nel quale esprime un pare «preoccupato e critico verso l’amministrazione Pintus e sostiene di perseguire un deciso rinnovamento nei metodi di gestione politica. A tal fine il Pd è impegnato, in vista delle prossime elezioni comunali, nella costituzione di una coalizione forte e autorevole che possa governare responsabilmente la città per i prossimi cinque anni. Tale coalizione comprende i partiti della sinistra democratica, i partiti moderati e tutte le forze vive della città che intendano concorrere al suo sviluppo».
La rosa di nomi che il Pd propone come candidati, dopo accesi confronti tra delegati e dirigenti del locale circo cittadino, sono quelli di Nico Aisoni - commercialista e indipendente di sinistra, da quì le perplessità che il suo nome ha suscitato in più di uno dei dirigenti del Pd - e Romeo Frediani, professionista e consigliere di lungo corso, ex socialista e ora aderente al Partito democratico. Per contro il Pdl, dentro il quale le varie anime del partito del predellino si stanno punzecchiando vicendevolmente per garantire visibilità ai loro protetti, ha rotto l’accordo preelettorale con l’Udc, che proponeva come candidato a sindaco il segretario cittadino, l’avvocato Tore Diana. La deliberazione del partito berlusconinano (che in città è rappresentato da Franco Anziani), avrebbe deciso di candidare a sindaco il pediatra Salvatore Sassu. Suscitando malumori all’interno del partito della libertà e le decise prese di posizione degli alleati. Il rischio è quello di una corsa alla viva il parroco, dove ognuno porterà voti per il suo candidato preferito. Ma il tempo sta per scadere, ed entro le prossime 24 ore si saprà, con certezza, come si presenteranno i partiti alla contesa elettorale. Con queste premesse sarà arduo comporre le liste, anche perchè stanno per saltare tutti gli schemi politici e si rischia una esplosione generalizzata che creerebbe una galassia di rappresentanti che, nei fatti, non rappresenterebbero altro che se stessi.

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