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L’Udc pronta a governare «Siamo il primo partito e pretendiamo il sindaco»
Pubblicato da GIOVANNI GELSOMINO in Politica • 14/10/2009 23.22.56
MERCOLEDÌ, 14 OTTOBRE 2009 ( La Nuova Sardegna )

L’Udc pronta a governare «Siamo il primo partito e pretendiamo il sindaco»

Andrea Biancareddu non esclude di scendere in campo
«Da soli, con la destra, ma anche con il centrosinistra»

Fermento in città per la designazione del primo cittadino

GIOVANNI GELSOMINO

TEMPIO. «Si potrà trattare sulle alleanze e sul programma, ma la questione sindaco per noi è già archiviata». Andrea Biancareddu entra a gamba tesa sulle elezioni amministrative del marzo del 2010. «L’Udc esprime il primo cittadino. Non è solo la forza dei numeri dalla nostra parte, ma anche un discorso di giustizia politica».
«Una parte del centro destra - dice Biancareddu - fino ad oggi ha espresso il proprio candidato, di conseguenza adesso tocca a noi». E per essere ancora più chiaro ricorda che alle ultime elezioni regionali l’Udc ha incamerato il 42 per cento dei voti. «Siamo il primo partito in città, non vedo per quale motivo dovremmo sentirci gregari e non protagonisti di questo centrodestra dove abbiamo espresso 7 consiglieri su 13, praticamente la metà». Parla anche di alleanze, ma dice che «siamo pronti ad andare da soli qualora non ci siano le condizioni, per noi irrinunciabili, di esprimere il sindaco, che potrà essere un nostro tesserato o anche una persona della società civile, ma comunque espressa da noi». Pronti ad alleanze «con preferenza, visti anche i trascorsi e visti i rapporti che ancora ci sono soprattutto a Tempio con lo schieramento del centrodestra, ma senza preclusioni, pronti a verificare alleanze anche con il centrosinistra che a Tempio sta dimostrando di volere aprire un discorso serio con partiti con i quali finora ha poco dialogato». Insomma le prossime amministrative saranno monopolizzate dall’Udc. Non solamente un partito che farà la differenza tra gli eventuali due schieramenti, ma un partito che si candida, anche da solo per vincere e governare la città. I numeri stanno dalla sua parte.
«Alle provinciali, dove abbiamo ottenuto il risultato pià basso, viaggiamo sempre vicini al 30 per cento. E non non detto - conclude Biancareddu - che tra i candidati non debba esserci io. E’ una ipotesi da non escludere».

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