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Sulle primarie il no di tante altre sigle
Pubblicato da A. C. in Politica • 08/04/2010 15.11.27
UNIONE SARDA
CENTROSINISTRA.
Sulle primarie il no di tante altre sigle mentre l'ex Ulivo è ancora in alto mare
Dipietristi e Upc escludono il Pd dalla corsaIl secondo e terzo partito della coalizione puntano a scegliere il leader
Giovedì 08 aprile 2010

L'urna delle primarie si allontana, e il Pd, d'improvviso, finisce accerchiato dal resto della coalizione. Anzi: addirittura escluso dalla terna dei candidati presidente. Arriva da Cagliari la sorpresa post pasquale con destinazione Gallura. L'hanno firmata Idv e Upc, di nuovo vicinissimi dopo i veti dei giorni scorsi. Ma da ieri lo scenario è cambiato: dipietristi e cristiano-popolari non solo respingono la consultazione interna all'ex Ulivo, ma fanno sapere ai democratici di aver già messo la bandierina su troppe scelte. Quindi, nel quadro delle poltrone da spartire su scala isolana, il secondo e terzo partito del centrosinistra vogliono scegliere il candidato presidente per Olbia-Tempio.
LA NOVITÀ Nessuno se l'aspettava. Men che meno i democratici. Invece lo sgambetto è servito, al tavolo dei segretari sardi, allargato per una volta a quelli provinciali. Le novità sono tante. Ma due spiccano. Intanto: tempo per fare le primarie ce n'è sempre meno. Non solo. Sempre meno partiti le vogliono, a cominciare da Idv e Upc, per continuare con i socialisti del Ps, Rifondazione e Sinistra e libertà. Quanto basta perché dipietristi e cristiano-popolari abbiamo chiesto che siano i tavoli locali a chiudere la partita delle candidature.
LA ROSA DEI PAPABILI Se questa linea dovesse passare (ma è difficile che il Pd prenda il ceffone senza reagire), sarebbero i coordinatori galluresi a trovare la quadra intorno al candidato presidente pescandolo da una terna Idv, Upc e Api (Alleanza per l'Italia). Per dare volto alla rosa, coi dipietristi sono ufficiosamente in lizza l'europarlamentare Giommaria Uggias e il consigliere provinciale uscente, Pier Paolo Spano. I rutelliani dell'Api sponsorizzano la presidente uscente Pietrina Murrighile. L'Upc, invece, potrebbe far correre il coordinatore gallurese Giorgio Spano al posto del leader nazionale Antonio Satta (all'Idv non piace perché è il vice della Murrighile).
L'OSTACOLO Cosa succederà adesso, è presto per dirlo. Ma il primo stop alla strategia arriva proprio da Marco Marraccini, coordinatore regionale Api. Nell'Alleanza sanno bene che se la scelta spettasse al tavolo provinciale, la Murrighile avere zero possibilità di arrivare alle urne. Ragion per cui, «noi siamo pronti ad andare da soli», è la stoccata. Ovvero, niente soluzioni discrezionali. «Quando ci sono più candidati, è giusto fare le primarie», ribadisce Marraccini. Di segno opposto la posizione di Uggias, che è anche coordinatore territoriale: «Per una consultazione interna alla coalizione non c'è più tempo. Noi crediamo sia corretto lasciare la decisione finale ai tavoli locali». Sui papabili Idv, l'europarlamentare non si sbilancia: «Abbiamo nomi autorevoli». Dal fronte Upc, nemmeno Spano si perde in chiacchiere. Sarà che da ieri la partita delle candidature lo tocca molto da vicino. Infatti dice: «La mia corsa è fantapolitica. Il nostro candidato resta Satta». Invece proprio Spano, più di Satta, potrebbe compattare la coalizione, nel caso in cui la casella della Gallura finisca in quota Upc.
A. C.

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