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Le primarie dividono Pd e alleati
Pubblicato da ALFREDO FRANCHINI in Politica • 02/04/2010 12.10.10
LA NUOVA SARDEGNA

VENERDÌ, 02 APRILE 2010

Le primarie dividono Pd e alleati

Delogu: «Tra centrodestra e sardisti più vicino l’accordo a Sassari»

VERSO LE ELEZIONI Amministrative, scelte difficili per le due coalizioni All’Idv andrà il candidato a sindaco di Nuoro

ALFREDO FRANCHINI

CAGLIARI. C’è solo una tregua, offerta dalle ferie pasquali, per il Centrosinistra e per il Centrodestra impegnati a definire le candidature per la prossima tornate delle elezioni amministrative. Il Pd è alle prese con le primarie ma soprattutto con la divisione interna mai superata nemmeno con il nuovo corso, il Pdl si confronta con gli alleati, Psd’Az e Udc. I lavori della coalizione di centrosinistra, ieri, sono entrati nel vivo del confronto ma senza fare passi in avanti e il confronto riprenderà martedì prossimo. Ma andiamo per gradi.
Centrosinistra. Ieri mattina quello che è diventato il «tavolo permanente di confronto» è ripartito dalla necessità, ribadita dal segretario del Pd Silvio Lai, di procedere con le primarie. Una strada bocciata da Prc, Pdci, Upc, Partito socialista e anche dall’Italia dei valori.
Le divisioni del Pd tra la maggioranza interna e i «soriani» porterebbe alla candidatura nelle primarie di un secondo rappresentante del partito democratico. I partiti alleati ritengono che, in quel caso, il Pd, prima di effettuare le primarie di coalizione, dovrebbe fare quelle interne; come dire: risolvere una volta per tutte i propri problemi. L’altro aspetto, sollecitato dagli alleati della coalizione, è che il tempo è ormai davvero ristretto, (si vota a maggio), per poter svolgere primarie «vere». Da qui l’esigenza di mediare. E su questo punto si è visto qualche risultato quando si è passati a discutere della situazione nelle province di Sassari e Nuoro. Se nel primo caso l’accordo è quello di confermare sia il sindaco che la presidente della Provincia, su Nuoro c’è stata l’apertura a una candidatura di un rappresentante dell’Italia dei valori. Ma è solo un primo abboccamento; le decisioni saranno prese martedì nel tavolo regionale. Resta il «buco nero» su Cagliari, dopo la rinuncia di Graziano Milia che, se confermato, porterebbe l’Idv a presentare una lista propria. Per la provincia del Sulcis, invece, il nome ampiamente condiviso è quello di Tore Cherchi, deputato e senatore e ora presidente dell’Anci.
Centrodestra. I sardisti trattano con le «mani libere» con il Centrodestra e con il Centrosinistra. Confermata per le comunali a Quartu l’alleanza tra Psd’Az e centrodestra, posizioni più vicine al Centrodestra anche su Sassari. Ma, in realtà, nessuna decisione dei Quattro Mori è ancora ufficiale: tutto è rinviato al Consiglio nazionale dei Quattro Mori in programma il prossimo 10 aprile.
La questione Sassari è stata discussa dalla coalizione di Centrodestra ieri mattina a Cagliarie, alla fine, il coordinatore regionale del Pdl, Mariano Delogu, ha spiegato: «C’è ancora da discutere anche se sulla questione di Sassari c’è stato un passo in avanti per il raggiungimento dell’obiettivo che da sempre perseguiamo e cioè quello della conferma della coalizione che governa la Regione in tutte le Province e in tutti i Comuni. Ci dobbiamo rivedere, ma sono più fiducioso».
Giovanni Colli, segretario regionale del Psd’Az, però, prefrisce la strada della prudenza: «Nulla è chiuso e nulla è precluso», afferma. L’eventuale sì dei sardisti ad alleanze solo con il Centrodestra risolverebbe definitivamente la questione Udc: il partito di Giorgio Oppi ha ripetuto a più riprese di essere pronto ad allearsi con il centrodestra. A patto però che non ci siano deroghe e «mani libere» per le altre forze che governano la Regione.

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