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Il Partito democratico passa la mano
Pubblicato da ENRICO GAVIANO in Politica • 23/04/2010 15.31.57
LA NUOVA SARDEGNA
VENERDÌ, 23 APRILE 2010

Il Partito democratico passa la mano
Silvio Lai: «Il tavolo regionale non prevede la nostra candidatura in Gallura»
Presidenza, salgono le quotazioni dell’Upc e di Giorgio Spano

ENRICO GAVIANO
OLBIA. Il Pd si fa da parte e apre alla candidatura del centrosinistra alla presidenza della Provincia all’Upc. Un atto sancito ieri dal segretario regionale del Partito democratico. Silvio Lai a Olbia ha riunito la direzione provinciale ricordando gli accordi raggiunti nel tavolo regionale che, per la Gallura, prevedono la candidatura alla presidenza per un partito diverso dal Pd. Una decisione che lascia scontenti tutti nel partito ma era difficile invertire la rotta.
Nel centrosinistra ora salgono vertiginosamente le quotazioni dell’Upc che ha sempre chiesto al tavolo regionale la candidatura alla presidenza della Provincia Olbia-Tempio. L’altro contendente sarebbe l’Idv che però dovrà, presumibilmente, accontentarsi di altre candidatura. Nel partito di Antonio Satta il grande favorito è Giorgio Spano, attuale coordinatore provinciale dell’Upc, che sembra poter avere la meglio sul consigliere provinciale Gesuino Achenza.
Il Partito democratico gallurese avrebbe anche potuto cambiare la storia di questa candidatura, ma non c’è riuscito. L’idea di Carlo Careddu di mettere sul tavolo un nome di un proprio candidato era buonissima. Sarebbe servita a sparigliare le carte sul tavolo provinciale e anche a rimettere insieme il partito che è uscito spaccato dalla corsa alla segreteria provinciale. Ma le divisioni hanno avuto la meglio sul progetto politico. Quindi la maggioranza si è arroccata su un nome, quello di Marino Achenza, la minoranza su un altro, quello di Pierluigi Caria. La terza via, quella di un candidato che accontentasse tutti, non è stato trovato visto che l’unica proposta, nata già da qualche mese, e legata al nome di Carlo Mannoni, è naufragata subito per il cortese rifiuto del diretto interessato.
La mossa che avrebbe dunque dato un bello slancio al Pd gallurese è invece fallita. Ieri, nel corso del dibattito tenutosi nella sede di via Roma, dopo l’intervento di Silvio Lai, ci si è rammaricati parecchio della piega che ha preso la situazione. Tutti d’accordo solo sul fatto che non presentare un nome del Pd per la presidenza era un’occasione perduta. E ora c’è da preparare la lista in cui, la prima nota negativa, è che si ricandideranno pochi degli uscenti (Tore Derosas e Gianni Ricciu hanno già detto di no).

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