PD Tempio
Politica Tempiese
L’Udc indecisa
Pubblicato da GIOVANNI GELSOMINO in Politica • 15/01/2010 20.11.58
LA NUOVA SARDEGNA
VENERDÌ, 15 GENNAIO 2010
Elezioni, nessuna alleanza in vista tra gli schieramenti
L’Udc indecisa: destra o sinistra? «Potremo andare soli alle urne»
GIOVANNI GELSOMINO
TEMPIO. Il rebus elettorale resta l’Udc. Finito il primo giro di consultazioni, il partito si è riservato tre opzioni: presentarsi da solo agli elettori il prossimo maggio; restare (con molti distinguo e una posizione di preminenza) dentro un centrodestra camuffato da lista civica o avventurarsi con il centrosinistra, sperimentando anche a Tempio, capoluogo di provincia, la politica dei due forni che il leader nazionale Pierferdinando Casini porta avanti nel resto del paese. Per ora è prematuro decidere. Restano le perplessità degli alleati (che non si sentono ancora ex), anche se condizionata. «Non si può stare a Tempio con la sinistra e alla Regione con la destra», ha sentenziato il coordinatore del Pdl Fedele Sanciu, facendo capire all’Udc guidata da Andrea Biancareddu e compagni che l’autonomia che sbandierano va a scontrarsi con la «linearità politica e la fedeltà alla coalizione”. Ma i problemi per l’Udc non si esauriscono con la scelta dell’alleato. Al suo interno, infatti, ci sono molte più anime di quanto non sia dato a vedere. E ci sono pure due possibili candidati che aspirano a fare il sindaco. Il primo è Salvatore Diana, caro ad Andrea Biancareddu, l’altro è il sempreverde Franco Marotto, che sulla carica di primo cittadino reclama una vecchia ipoteca, da quando cioè venne costretto a fare marcia indietro e cedere il passo, nella corsa alla Regione, ad Andrea Biancareddu che arrivava da Forza Italia ma fu folgorato dall’Udc. Marotto accettò la candidatura, peraltro centrata, alla provincia. Ora - è il ragionamento di Marotto -, è tempo di passare all’incasso e di onorare quella cambiale. A questo punto qualsiasi scelta andrà a fare l’Udc non sarà indolore. L’unica certezza ribadita da Andrea Biancareddu e questa: l’Udc deve indicare il sindaco.
«Forse- commenta l’assessore comunale di centrodestra Franco Anziani - sarebbe il caso di parlare di programmi, trovare soluzioni e indicare strategie per rafforzare il ruolo d Tempio nel territorio. Dividersi sul sindaco prima ancora di cominciare non giova a nessuno». La sinistra ha invitato il Pd ad evitare ammucchiate. «Meglio soli che male accompagnati», commenta laconicamente Paolo Demuro. Il sindaco uscente Antonello Pintus è pronto ad appoggiare la lista capeggiata da una donna. E a questo sta lavorando. Nicola Comerci, segretario del Pd, ha ribadito che il sindaco dello schieramento di centrosinistra non potrà che essere una persona indicata dal Pd. Insomma di tutto e di più
VENERDÌ, 15 GENNAIO 2010
Elezioni, nessuna alleanza in vista tra gli schieramenti
L’Udc indecisa: destra o sinistra? «Potremo andare soli alle urne»
GIOVANNI GELSOMINO
TEMPIO. Il rebus elettorale resta l’Udc. Finito il primo giro di consultazioni, il partito si è riservato tre opzioni: presentarsi da solo agli elettori il prossimo maggio; restare (con molti distinguo e una posizione di preminenza) dentro un centrodestra camuffato da lista civica o avventurarsi con il centrosinistra, sperimentando anche a Tempio, capoluogo di provincia, la politica dei due forni che il leader nazionale Pierferdinando Casini porta avanti nel resto del paese. Per ora è prematuro decidere. Restano le perplessità degli alleati (che non si sentono ancora ex), anche se condizionata. «Non si può stare a Tempio con la sinistra e alla Regione con la destra», ha sentenziato il coordinatore del Pdl Fedele Sanciu, facendo capire all’Udc guidata da Andrea Biancareddu e compagni che l’autonomia che sbandierano va a scontrarsi con la «linearità politica e la fedeltà alla coalizione”. Ma i problemi per l’Udc non si esauriscono con la scelta dell’alleato. Al suo interno, infatti, ci sono molte più anime di quanto non sia dato a vedere. E ci sono pure due possibili candidati che aspirano a fare il sindaco. Il primo è Salvatore Diana, caro ad Andrea Biancareddu, l’altro è il sempreverde Franco Marotto, che sulla carica di primo cittadino reclama una vecchia ipoteca, da quando cioè venne costretto a fare marcia indietro e cedere il passo, nella corsa alla Regione, ad Andrea Biancareddu che arrivava da Forza Italia ma fu folgorato dall’Udc. Marotto accettò la candidatura, peraltro centrata, alla provincia. Ora - è il ragionamento di Marotto -, è tempo di passare all’incasso e di onorare quella cambiale. A questo punto qualsiasi scelta andrà a fare l’Udc non sarà indolore. L’unica certezza ribadita da Andrea Biancareddu e questa: l’Udc deve indicare il sindaco.
«Forse- commenta l’assessore comunale di centrodestra Franco Anziani - sarebbe il caso di parlare di programmi, trovare soluzioni e indicare strategie per rafforzare il ruolo d Tempio nel territorio. Dividersi sul sindaco prima ancora di cominciare non giova a nessuno». La sinistra ha invitato il Pd ad evitare ammucchiate. «Meglio soli che male accompagnati», commenta laconicamente Paolo Demuro. Il sindaco uscente Antonello Pintus è pronto ad appoggiare la lista capeggiata da una donna. E a questo sta lavorando. Nicola Comerci, segretario del Pd, ha ribadito che il sindaco dello schieramento di centrosinistra non potrà che essere una persona indicata dal Pd. Insomma di tutto e di più