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Duro scontro in Consiglio sul bilancio.
Pubblicato da FRANCESCO COSSU in Cronaca • 25/03/2010 14.44.58
UNIONE SARDA

Finanziaria da 33 milioni e 757mila euro, respinti gli emendamenti
Duro scontro in Consiglio sul bilancio. Il documento approvato nel corso di una discussione di 6 ore
Giovedì 25 marzo 2010
Approvato a tarda sera il bilancio del Comune di Tempio: clima di grande nervosismo in aula, gli emendamenti dell'opposizione sono stati respinti.

Dopo sei lunghe ore di discussione e soli dieci secondi dedicati al voto si è chiuso il capitolo bilancio. L'approvazione del documento contabile si è trasformata in un attacco reciproco, tra giunta e minoranza, che non si sono risparmiate accuse e responsabilità in un crescendo che a notte fonda si è trasformata in rissa verbale. Da quel che è emerso in alcuni interventi la finanziaria cittadina, dall'importo di 33 milioni e 757mila euro, è stata un pretesto perché le due parti potessero, da un lato, elencare tutti gli interventi annuali divisi per singolo assessorato, e dai banchi dell'opposizione per stilare un “bilancio” nei confronti della giunta, priva del supporto dei consiglieri di maggioranza, tutti assenti tranne Salvatore Mureddu.
La pacata relazione introduttiva dell'assessore al bilancio Franco Anziani, che rimarcava le difficoltà finanziarie del Comune, tra mutui, ristrettezze di liquidità e ostacoli nel reperire fondi statali e regionali, ha prestato il fianco al centrosinistra. Vittorio Masu (Pd) ha definitivo la sintesi contabile: «Un bilancio fallimentare, con entrate tributarie ai massimi livelli ulteriormente caricate sulle spalle dei cittadini per colmare debiti pregressi». La replica di Anziani mirava a stabilire come origine delle difficoltà finanziarie i mutui contratti nelle passate giunte.
GLI EMENDAMENTI Tutti i cinque emendamenti presentati dal consigliere Gianni Monteduro sono stati respinti con motivazioni tecniche. L'unico accolto è stato quello dell'assessore Anziani. Il presidente del consiglio, Raffaele Pileci, per cinque volte ha letto la relazione dei revisori dei conti che giudicavano inammissibili le proposte di variazione. L'esponente della minoranza ha chiesto lo storno di vari importi (da 10mila, fino ad un massimo di 60mila euro) dal compenso agli assessori verso l'edilizia popolare, l'abbattimento delle barriere architettoniche e per due progetti di formazione civile e ambientale nelle scuole cittadine. La giunta non solo ha rifiutato gli emendamenti, ma il sindaco Antonello Pintus è andato oltre giudicando «strumentali e provocatorie» le proposte dell'opposizione.
LE CONTESTAZIONI Antonello Addis (sempre Pd) ha bollato il documento «un bilancio indegno di un capoluogo, dove la consistenza numerica è ritornata ad essere quella dell'anno 2000. Crescono le tasse, passate da 4 milioni nel 2000, con un bilancio più corposo, a 5 milioni e mezzo con importi contabili più ristretti. Poi con il mantenimento dell'addizionale Irpef allo 0,80 per mille, pensionati e chi ha reddito fisso saranno ancor più penalizzati. Ma cosa ancora più grave: avete contratto debiti per pagare altri debiti». La maggioranza insorge. Non ci sta ad essere dipinta come inconcludente e insensibile. L'opposizione affonda gli ultimi colpi con Gerolamo Balata: «Fate di ogni critica una atto di lesa maestà. La verità è che questo bilancio è privo di novità e senza nuovi introiti». «Avete gestito male le finanze pubbliche - ha tuonato Gianni Monteduro - e pur di fare cassa vendete terreni per investimenti dissennati».
FRANCESCO COSSU

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