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Fuori corsa Achenza e Satta
Pubblicato da ALESSANDRA CARTA in Politica • 23/04/2010 15.08.26
UNIONE SARDA
PROVINCIALI
Il coordinatore gallurese incoronato dal partito come candidato presidente
L'Upc ha scelto: «Il leader è Spano» Sull'urbanista manca solo l'ok definitivo del centrosinistra
Venerdì 23 aprile 2010
Ieri visita a Olbia del segretario regionale Pd, Silvio Lai: il partito farà i suoi nomi, ma su Spano non ci sono veti. Fuori corsa Achenza e Satta.

C'è voluta la pioggia per far uscire il centrosinistra dalla secca del candidato leader. Da ieri, l'aspirante presidente ha un nome. E all'ottanta per cento non cambierà. La freccetta della diplomazia politica è finita su Giorgio Spano, bandiera Upc, quella che il neo-incoronato (per ora dal suo partito) sventola anche da coordinatore gallurese. Certo: la scelta dei cristiano-popolari deve passare per il tavolo provinciale. Ma sugli assetti di Olbia-Tempio ha ripreso a influire la spartizione delle poltrone su scala regionale. Ragion per cui all'Upc ne spetta una e quasi con certezza fa il paio con la Gallura.
LA SVOLTA Dunque è fatta (quasi). Il centrosinistra sembra aver trovato la quadra sul candidato presidente. La svolta è di ieri, quando i colonnelli Upc si sono chiusi in una stanza a Olbia. Sul tavolo la rosa dei papabili. I petali sono stati tolti uno ad uno, in un paio d'ore. Alla fine è rimasto solo Spano, l'urbanista classe '56 (è nato il 25 gennaio) che all'anagrafe ha pure altri due nomi, Salvatore e Gavino. Il coordinatore Upc ha sbaragliato la concorrenza sotto la spinta del segretario regionale, Enrico Piras. Praticamente una benedizione su cui mancava solo l'accordo interno ai cristiano-popolari. A cominciare da Gesuino Achenza, il consigliere provinciale uscente, altro papabile lanciato nell'arena dal numero uno nazionale, Antonio Satta. Achenza ha ceduto il passo, mentre Satta, anche lui in corsa sino all'ultimo, è stato messo fuori gioco dagli alleati della coalizione con la “colpa” di essere il vice di Pietrina Murrighile.
CHI È SPANO Eccolo allora il profilo del candidato presidente, all'80 per cento. Spano ha 54 anni. E una passione politica: lo scudo crociato. Da democristiano (corrente: sinistra di base) è entrato in Consiglio a Olbia, la prima volta nell'85. Fino al '95, nelle due legislature Scanu, ha ruotato in tre assessorati: Servizi sociali, Commercio e Sanità. Poi si è preso dieci anni sabbatici, seppure dietro le quinte sia sempre rimasto. In aula è tornato nel 2007, all'opposizione e da vicepresidente della commissione Urbanistica. Spano è un imprenditore del mattone, molto vicino a Luigino Donà delle Rose, il conte-fondatore di Porto Rotondo col quale ha fatto business nelle costruzioni.
IL PD Adesso c'è l'ultimo ostacolo per Spano. Ovvero il verdetto degli alleati. Ieri a Olbia c'era il segretario regionale Pd, Silvio Lai, che ha ribadito la filosofia del partito gallurese: autonomia nella scelta, con le mani libere da influenze esterne (leggi assetti cagliaritani). Vuol dire che i democratici non rinunceranno a fare i loro nomi, ma apertura e condivisione saranno massime al tavolo con gli alleati. Certo: Rifondazione, Rossomori e Sinistra e Libertà, i nanetti della coalizione (ma lo è anche l'Upc) i piedi li pesteranno, visto che preferiscono un candidato Udc. Ma a un mese dalle elezioni non c'è più nemmeno il tempo per litigare.
ALESSANDRA CARTA

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