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Careddu: rinnovamento nel Pd
Pubblicato da ENRICO GAVIANO in Politica • 10/01/2010 20.02.27
DOMENICA, 10 GENNAIO 2010
Careddu: rinnovamento nel Pd

«Dobbiamo rispondere alle istanze più urgenti del territorio»

ENRICO GAVIANO

OLBIA. Sala stracolma per la conferenza stampa. Quasi un’esibizione di muscoli per Carlo Careddu e le due liste che lo sostengono nella corsa alla segreteria provinciale del Partito democratico contro l’altro candidato, Antonio Perinu. Tutto si deciderà sabato prossimo con il congresso, nel frattempo è toccato ieri al 33enne avvocato olbiese presentare il suo programma. Dopo l’introduzione affidata a un vecchio militante come Nino Murineddu, Careddu non ha nascosto la propria emozione. «Mi tremano le gambe nel dire che sono candidato alla segreteria del Partito».
La parola che ricorre è «rinnovamento». Pronunciata per uno schieramento in cui giocano un ruolo attivo Gian Piero Scanu e Nardino Degortes sembra un ossimoro, ma Careddu può comunque vantarla, non fosse altro che per la sua età, il suo entusiasmo e il fatto che «la mia prima tessera di partito è quella del Pd».
Subito chiarisce di «rispettare chi si è candidato alla segreteria. Dovremo lavorare tutti insieme, subito dopo lo spoglio, per l’unità di intenti. Il Partito democratico sarà forte solo se sarà unito».
C’è stato un tentativo di ricomposizione con l’ala guidata da Antonio Perinu. «Ma è fallita. Ancora non ero candidato, ma hanno letteralmente disarticolato la mozione Bersani che avrebbe potuto portare una candidatura unitaria, per poi discutere con quelli della mozione Franceschini».
Poi Careddu ricorda di avere il sostegno dei sindaci della Maddalena Comiti, Bortigiadas Deiana, San Teodoro Marongiu e Palau Cuccu. «Un segnale forte. Ma quello che conta è che tutti si lavori per raccogliere le istanze del territorio che, da troppo tempo, vengono disattese. In una Gallura che non è certo l’Eldorado che qualcuno disegna, c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. Un partito che si apra all’esterno e che dialoghi con il mondo del lavoro ma anche con i disoccupati, i giovani, i pensionati e con chi vive disagio sociale».
«L’avversario - ha ricordato Careddu - è sempre e solo il centrodestra. Che ha dimostrato di non essere in grado di dare risposte. Ad esempio sulla 4 corsie da una parte sono stati incapaci di ottenere i finanziamenti, perché quei 160 milioni sono un’offesa, dall’altra qualche loro rappresentante ha fatto lo sciopero della fame. A certificare il loro fallimento».

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