PD Tempio
Politica Tempiese
Il voto in città
Pubblicato da (t.b.) in Politica • 28/10/2009 23.44.14
MERCOLEDÌ, 28 OTTOBRE 2009
Il voto in città
Primarie Pd, i giovani protagonisti
TEMPIO. Più voti a Pier Luigi Bersani e meno a Dario Franceschini. Ed ai rispettivi rappresentanti isolani. E’ stata una sorpresa il risultato delle primarie cittadine del Partito democratico. Domenica scorsa 1089 cittadini tempiesi hanno accreditato a Bersani 522 preferenze, a Franceschini 471 e 56 a Ignazio Marino, il terzo dei candidati nazionali. 528 voti sono andati a segretario regionale Silvio Lai e 486 a Francesca Barracciu, sostenitrice di Dario Franceschini. Un risultato a sorpresa dunque, giunto non solo a sovvertire le previsioni della vigilia del voto ma soprattutto a scompaginare le certezze dei sostenitori tempiesi della segreteria di Franceschini e della sua corrispondente sarda. I quali sostenitori altro non rappresentavano che la vecchia guardia dei vecchi partiti democristiano, socialista e comunista confluiti nel Partito Democratico e che, come esperti di giochi elettorali, avevano avuto buon gioco dei giovani e dei nuovi organizzando un mese fa il voto degli iscritti. Come invece le urne interne si sono aperte anche a non iscritti, simpatizzanti, sostenitori ed elettori del nuovo partito, il risultato ha preso un’altra direzione, facendo prefigurare aria di cambiamento. E’ questo dato sicuramente di grande rilevanza per la città, nel momento in cui si appresta ad affrontare le elezioni amministrative ed il Partito Democratico è quello che agli ultimi appuntamenti elettorali è risultato il più votato. «Al di là del risultato, quello che bisogna innanzitutto sottolineare è la grande partecipazione, qui come altrove, dei cittadini alle primarie per la scelta dei dirigenti - commenta il segretario del circolo cittadino del Pd Nicola Comerci -. Essa è la dimostrazione di un’esigenza di cambiamento, di voglia di contare e di non attendere indicazioni dall’alto e dell’esigenza di un’opposizione ai governi nazionale e regionale che penalizza il lavoro e incrementa il precariato. La forte partecipazione alle primarie degli elettori e dei simpatizzanti, al di là degli iscritti, giunge anche a dire della consistenza e dell’importanza nel quadro politico cittadino del Pd». (t.b.)
Il voto in città
Primarie Pd, i giovani protagonisti
TEMPIO. Più voti a Pier Luigi Bersani e meno a Dario Franceschini. Ed ai rispettivi rappresentanti isolani. E’ stata una sorpresa il risultato delle primarie cittadine del Partito democratico. Domenica scorsa 1089 cittadini tempiesi hanno accreditato a Bersani 522 preferenze, a Franceschini 471 e 56 a Ignazio Marino, il terzo dei candidati nazionali. 528 voti sono andati a segretario regionale Silvio Lai e 486 a Francesca Barracciu, sostenitrice di Dario Franceschini. Un risultato a sorpresa dunque, giunto non solo a sovvertire le previsioni della vigilia del voto ma soprattutto a scompaginare le certezze dei sostenitori tempiesi della segreteria di Franceschini e della sua corrispondente sarda. I quali sostenitori altro non rappresentavano che la vecchia guardia dei vecchi partiti democristiano, socialista e comunista confluiti nel Partito Democratico e che, come esperti di giochi elettorali, avevano avuto buon gioco dei giovani e dei nuovi organizzando un mese fa il voto degli iscritti. Come invece le urne interne si sono aperte anche a non iscritti, simpatizzanti, sostenitori ed elettori del nuovo partito, il risultato ha preso un’altra direzione, facendo prefigurare aria di cambiamento. E’ questo dato sicuramente di grande rilevanza per la città, nel momento in cui si appresta ad affrontare le elezioni amministrative ed il Partito Democratico è quello che agli ultimi appuntamenti elettorali è risultato il più votato. «Al di là del risultato, quello che bisogna innanzitutto sottolineare è la grande partecipazione, qui come altrove, dei cittadini alle primarie per la scelta dei dirigenti - commenta il segretario del circolo cittadino del Pd Nicola Comerci -. Essa è la dimostrazione di un’esigenza di cambiamento, di voglia di contare e di non attendere indicazioni dall’alto e dell’esigenza di un’opposizione ai governi nazionale e regionale che penalizza il lavoro e incrementa il precariato. La forte partecipazione alle primarie degli elettori e dei simpatizzanti, al di là degli iscritti, giunge anche a dire della consistenza e dell’importanza nel quadro politico cittadino del Pd». (t.b.)