PD Tempio
Politica Tempiese
Il Pd nella assemblea ritrova la compattezza
Pubblicato da LUCA ROJCH in Politica • 31/01/2010 23.52.54
DOMENICA, 31 GENNAIO 2010
Il Pd nella assemblea ritrova la compattezza Il presidente è Piero Usai
Resta fuori Derosas scelto dalla minoranza, ma mancano i due vice
LUCA ROJCH
OLBIA. Prove tecniche di partito vero. Il Pd mette l’abito buono, quello senza strappi, e cerca di trovare l’unità. L’assemblea scivola via senza incidenti. Chi si aspettava agguati o piccole vendette è rimasto deluso. Confronto in guanti bianchi con la nomina di Piero Usai come presidente.
Il discorso di investitura del segretario Carlo Careddu è rivolto all’unità e alla ricostruzione del partito. Il Pd si proietta verso le elezioni Provinciali. Aperto al dialogo con tutte le forze. Se sembra quasi scontata l’alleanza con l’Idv, come fa capire Giommaria Uggias, europarlamentare, nel suo intervento. Rimane più di un dubbio sull’Upc, il partito di Antonio Satta, l’attuale vicepresidente della Provincia. Il segretario provinciale Upc, Giorgio Spano, mette già paletti che gelano la platea. «Niente primarie di coalizione - dice Spano - e accordo sui programmi per prima cosa». Lontana ancora la posizione dell’Udc, il segretario cittadino Gianni Derosas non va al di là di un timido saluto di rito. Possibile l’alleanza con la sinistra, con Natale Tedde, segretario di Sinistra e libertà, aperto al dialogo.
Ma i lavori del partito sono concentrati in questa assemblea alla ricerca di un equilibrio interno. Il segretario Careddu con pazienza ha già cominciato a tessere la tela. «Sarò il segretario di tutti - dice -, leale con le persone e fedele solo ai programmi. Dobbiamo sconfiggere la destra che è il nostro avversario. Per questo dobbiamo ritornare tra la gente, ascoltare le esigenze del popolo che vive una crisi drammatica». Il risultato del voto del presidente Piero Usai, con 62 voti, che ha superato il candidato della mozione minoritaria del partito Tore Derosas, 37 voti, conferma questo impegno di unità del Pd. Usai ha coagulato una parte dei voti anche del gruppo che ha proposto Derosas. «Il congresso è finito - dice Usai -, ora dobbiamo lavorare per superare le divisioni. Dobbiamo creare un partito unico che riparta dal territorio per vincere le Provinciali». L’assemblea ha eletto tesoriere Carlo Selis. Scelta anche la direzione, 24 membri sono della maggioranza, 16 della minoranza.
Il Pd nella assemblea ritrova la compattezza Il presidente è Piero Usai
Resta fuori Derosas scelto dalla minoranza, ma mancano i due vice
LUCA ROJCH
OLBIA. Prove tecniche di partito vero. Il Pd mette l’abito buono, quello senza strappi, e cerca di trovare l’unità. L’assemblea scivola via senza incidenti. Chi si aspettava agguati o piccole vendette è rimasto deluso. Confronto in guanti bianchi con la nomina di Piero Usai come presidente.
Il discorso di investitura del segretario Carlo Careddu è rivolto all’unità e alla ricostruzione del partito. Il Pd si proietta verso le elezioni Provinciali. Aperto al dialogo con tutte le forze. Se sembra quasi scontata l’alleanza con l’Idv, come fa capire Giommaria Uggias, europarlamentare, nel suo intervento. Rimane più di un dubbio sull’Upc, il partito di Antonio Satta, l’attuale vicepresidente della Provincia. Il segretario provinciale Upc, Giorgio Spano, mette già paletti che gelano la platea. «Niente primarie di coalizione - dice Spano - e accordo sui programmi per prima cosa». Lontana ancora la posizione dell’Udc, il segretario cittadino Gianni Derosas non va al di là di un timido saluto di rito. Possibile l’alleanza con la sinistra, con Natale Tedde, segretario di Sinistra e libertà, aperto al dialogo.
Ma i lavori del partito sono concentrati in questa assemblea alla ricerca di un equilibrio interno. Il segretario Careddu con pazienza ha già cominciato a tessere la tela. «Sarò il segretario di tutti - dice -, leale con le persone e fedele solo ai programmi. Dobbiamo sconfiggere la destra che è il nostro avversario. Per questo dobbiamo ritornare tra la gente, ascoltare le esigenze del popolo che vive una crisi drammatica». Il risultato del voto del presidente Piero Usai, con 62 voti, che ha superato il candidato della mozione minoritaria del partito Tore Derosas, 37 voti, conferma questo impegno di unità del Pd. Usai ha coagulato una parte dei voti anche del gruppo che ha proposto Derosas. «Il congresso è finito - dice Usai -, ora dobbiamo lavorare per superare le divisioni. Dobbiamo creare un partito unico che riparta dal territorio per vincere le Provinciali». L’assemblea ha eletto tesoriere Carlo Selis. Scelta anche la direzione, 24 membri sono della maggioranza, 16 della minoranza.