PALMIRO

LA NUOVA SARDEGNA
24-01-2004
Bosich oggi in seminario per una conferenza
Il ritorno dopo l’incendio

TEMPIO. Sarà presentato questa sera, alle 17,30, nell’antico seminario diocesano di piazza Gallura, il libro che raccoglie e racconta l’ultima produzione artistica di Giuseppe Bosich, artista sardo tra i più noti e apprezzati dell’attuale scena, originario di Tempio, anche se vissuto a lungo a Milano. Con l’artista, all’incontro organizzato dalla Pro Loco, saranno presenti anche i curatori del volume, lo scrittore Antonio Agriesti (che è un po’ il biografo di Bosich), la giornalista e critica d’arte Flaminia Fanari, e il direttore del Museo di Sa Corona Arrubia di Villanovaforru, Paolo Sirena. Fanari e Sirena illustreranno i significati dell’opera di Bosich, un vero e proprio concentrato, denso e magmatico, di sensi e prospettive concettuali, in grado di affascinare, ma non sempre di lasciarsi cogliere al volo. E questo per via della fine e complessa elaborazione tematica che prelude, nel caso di Bosich, alla produzione materiale dell’opera, espressione di un mondo per così dire cifrato e densamente simbolico. Per Tempio, città in cui Bosich nacque nel maggio del ‘45, sarà un ritorno gradito. Molti ricorderanno, infatti, che pochi mesi dopo la sua ultima mostra tempiese lo studio di Ghilarza di Bosich si trasformò in un rogo. Un fatto, questo, che avrebbe potuto mettere in ginocchio qualsiasi persona, ma, a quanto pare, non Bosich, che, superato lo sconforto (con lo studio andarono perdute centinaia di tele, disegni, bozze, progetti e lastre), ha dato nuovo slancio alla sua creatività, aprendo nuovi cicli e producendo in poco meno di due anni (tanti ne sono passati da quel giorno) un centinaio di nuove opere. Chi vuole farsi un’idea dello stile e dei soggetti di Bosich può visitarne il sito, www.giuseppebosich.com, realizzato per lui dall’amico Sebastiano Posadinu, webmaster cui si deve la creazione di visitatissimi portali internet dedicati al mondo dell’arte. G.Pu.