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  • Ciampi non firma la Gasparri: riflessione in parlamento, festa in piazza, uno sciopero TV
    di Rico Guillermo

    Ieri sera il presidente della Camera Casini ha dato ufficialmente alla Camera l'annuncio che il presidente Ciampi - a norma dell'art. 74 della Costituzione - aveva rinviato al parlamento il disegno di legge Gasparri corredando tale invito con una lunga e dettagliata analisi dei motivi di manifesta incostituzionalita' che lo hanno indotto a negare la sua firma.

    Ciampi ricorda che per legge "ad uno stesso soggetto e a soggetti controllati o collegati non possono essere rilasciate concessioni nè autorizzazioni che consentano di irradiare più del venti per cento rispettivamente delle reti televisive o radiofoniche analogiche e dei programmi televisivi o radiofonici numerici, in ambito nazionale, trasmessi su frequenze terrestri, sulla base del piano delle frequenze".

    Inoltre il presidente rileva che non sono fissati i termini temporali per l'accertamento della situazione di pluralismo dell'informazione da parte delle authority competenti, ne' le conseguenze qualora questa condizione non si verificasse.

    Ciampi ricorda ancora che la Corte Costituzionale aveva posto a suo tempo "come un imperativo la necessità di garantire il massimo pluralismo esterno, onde soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all'informazione" e sottolineato l'esigenza di un'idonea disciplina che prevenisse eventuali posizioni dominanti che invece, per come e' strutturata la legge, potrebbero crearsi.

    Un altro punto toccato nell'analisi di Ciampi e' quello della raccolta pubblicitaria, per la quale la Corte Costituzionale gia' nell'85 aveva stabilito che occorreva evitare il pericolo che la radiotelevisione, inaridisse una tradizionale fonte di finanziamento della libera stampa, e quindi pregiudicasse la liberta' di stampa.

    Se la cdl ha reagito con compostezza e rispetto, dichiarando disponibilita' alla riflessione, le reazioni dell'opposizione sono state soddisfatte e addirittura giubilanti quelle dei girotondi. Questi ultimi si ritroveranno a Roma oggi pomeriggio alle ore 20 in piazza del Pantheon per un ballo di festa promosso dalla FNSI insieme ad alcune associazioni.

    Intanto sempre domani parte anche il previsto sciopero della TV promosso da Namir che durera' fino al 22 dicembre. I cittadini sono invitati a spegnere la TV per protestare contro la censura che ha colpito tanti giornalisti, da Santoro a Biagi, da Travaglio a Massimo Fini, ed alcuni comici come Guzzanti e Paolo Rossi. E continuare a vigilare e protestare non e' inutile, dato che occorrera' verificare quali modifiche saranno apportate alla legge dopo il gesto di Ciampi e il rimprovero di Freimut Duve.

    In ogni caso e' Natale. Ciampi ha fatto il suo regalo alla democrazia ed alla liberta' di espressione. Una settima senza TV e tutti in piazza a ballare, a festeggiare con le persone care ed a comprare i regali... per una volta senza farsi condizionare dalla pubblicita'.

    by Bollettino Osservatorio

     


     
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