TEMPIO PAUSANIA

 

09-05-00 , Olbia

 

 

 

Nasce " Gemellae" , rivista di letteratura



TEMPIO. Sono ambiziosi e realisti, tanto da capire che quello che stanno facendo potrebbe avere un seguito interessante. Sono anche giovani, quasi tutti studenti universitari. Chi in lettere, chi in leggi, chi all'Accademia delle belle arti. Amano leggere. E leggere tanto. Sono i redattori di"Gemellae", ideatori di un progetto editoriale destinato a dare a Tempio quella rivista culturale totalmente laica di cui l'alta Gallura è ancora priva. Sino ad ora, si sono accontentati di piccoli "saggi" giornalistici, ma contano di poter presto disporre di un giornale con le carte in regola. La materia prima (e cioè le idee e le competenze) già ci sarebbe, manca solo qualche adempimento formale per poter portare il prodotto in edicola e darlo in pasto ai lettori. "Gemellae" deve il suo nome allo storico toponimo di Tempio, e questo legame, hanno spiegato i sei redattori (Gaya Ducceschi, Marco Forteleoni, Danilo Macioccu, Maurizio Mannoni, Francesco Pasella, Antonio Quidacciolu) nel loro primo editoriale ha determinato la scelta del titolo della testata. Scelta che ha fatto il paio con quella forse meglio riuscita del suo formato: un classico tabloid, riccamente illustrato, anche se con un taglio grafico più che perfettibile e un buon numero di pezzi di generi tra i più vari. La scelta dei giovani redattori di "Gemellae" è stata anche quella di affidarsi per ora alla cura di una serie di rubriche fisse che compongono in gran parte il periodico. Rubriche dedicate a recensioni, fatti e personaggi della vita culturale della Gallura e, più in generale, della Sardegna. La vera anima di "Gemellae" appare però più di natura letteraria che giornalistica, e non solo perché ha ospitato, sin dal primo numero sperimentale, racconti e poesie. Letteraria (e non è detto che questo sia un difetto) è proprio l'impalcatura della rivista, concepita dai redattori come uno spazio, aperto anche a collaborazioni esterne, in cui accogliere o comunque dare notizia della produzione artistica e letteraria degli scrittori galluresi. E', inoltre, un proposito che gli stessi redattori hanno facilmente confessato: «Ciò che più ci interessa _ hanno dichiarato _ è fare letteratura, svincolati dai generi più battuti». Discorso che vale anche per la cronaca, giudicata interessante solo se relativa a qualche evento culturale. I prossimi numeri di "Gemellae" ci diranno se questo sarà realmente l'indirizzo della rivista e se l'idea, proposta per la prima volta da Francesco Pasella, si dimostrerà vincente. Presto, a dimostrazione della tenacia con la quale il corpo redazionale di "Gemellae" persegue i propri obiettivi, la rivista avrà anche una sua veste mediatica su Internet e si esporrà al giudizio di un bacino di lettori sicuramente più esteso di quello locale. Giuseppe Pulina