Nasce " Gemellae" , rivista di letteratura
TEMPIO. Sono
ambiziosi e realisti, tanto da capire che quello che stanno facendo
potrebbe avere un seguito interessante. Sono anche giovani, quasi tutti
studenti universitari. Chi in lettere, chi in leggi, chi
all'Accademia delle belle arti. Amano leggere. E
leggere tanto. Sono i redattori di"Gemellae",
ideatori di un progetto editoriale destinato a dare a Tempio quella rivista
culturale totalmente laica di cui l'alta Gallura è ancora priva. Sino ad
ora, si sono accontentati di piccoli "saggi" giornalistici, ma
contano di poter presto disporre di un giornale
con le carte in regola. La materia prima (e cioè
le idee e le competenze) già ci sarebbe, manca solo qualche adempimento
formale per poter portare il prodotto in edicola e darlo in pasto ai
lettori. "Gemellae" deve il suo nome
allo storico toponimo di Tempio, e questo legame, hanno
spiegato i sei redattori (Gaya Ducceschi, Marco Forteleoni,
Danilo Macioccu, Maurizio Mannoni,
Francesco Pasella, Antonio Quidacciolu)
nel loro primo editoriale ha determinato la scelta del titolo della
testata. Scelta che ha fatto il paio con quella forse
meglio riuscita del suo formato: un classico tabloid, riccamente
illustrato, anche se con un taglio grafico più che perfettibile e un buon
numero di pezzi di generi tra i più vari. La scelta dei giovani
redattori di "Gemellae" è stata anche
quella di affidarsi per ora alla cura di una serie di rubriche fisse che
compongono in gran parte il periodico. Rubriche dedicate
a recensioni, fatti e personaggi della vita culturale della Gallura e, più
in generale, della Sardegna. La vera anima di "Gemellae" appare però più di natura letteraria che
giornalistica, e non solo perché ha ospitato, sin dal primo numero
sperimentale, racconti e poesie. Letteraria (e non è detto che questo sia
un difetto) è proprio l'impalcatura della rivista, concepita dai redattori
come uno spazio, aperto anche a collaborazioni esterne, in cui accogliere o
comunque dare notizia della produzione artistica e
letteraria degli scrittori galluresi. E',
inoltre, un proposito che gli stessi redattori hanno facilmente confessato:
«Ciò che più ci interessa _ hanno dichiarato _ è
fare letteratura, svincolati dai generi più battuti».
Discorso che vale anche per la cronaca, giudicata interessante solo se
relativa a qualche evento culturale. I prossimi numeri
di "Gemellae" ci diranno se questo sarà
realmente l'indirizzo della rivista e se l'idea, proposta per la prima
volta da Francesco Pasella, si dimostrerà
vincente. Presto, a dimostrazione della tenacia con la quale il corpo
redazionale di "Gemellae" persegue i
propri obiettivi, la rivista avrà anche una sua veste mediatica
su Internet e si esporrà al giudizio di un bacino di lettori sicuramente
più esteso di quello locale. Giuseppe Pulina
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