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Pd, Mannironi rinuncia: partito diviso in Provincia

Pubblicato da Serena Lullia in Politica · 14/12/2012 09:54:04

Da "La Nuova Sardegna" del 14 dicembre 2012
Anche l’ex consigliere della passata legislatura non ha accettato la surroga: «La mia coscienza e i miei principi mi impediscono di occupare questo posto»
di Serena Lullia ; di Serena Lullia
OLBIA. I due Pd della Provincia si scontrano di nuovo in aula. Da un lato i democratici che hanno deciso di restare in via Nanni snobbando l'indicazione del partito. Dall'altro i colleghi che hanno interpretato come un atto di lealtà l'addio alla poltrona. Domenico Mannironi riapre la frattura democratica. L'ex consigliere della legislatura precedente, chiamato a sostituire Gerolamo Balata, che a sua volta aveva rinunciato al posto lasciato libero da Giuseppe Meloni, dice no grazie alla sedia in consiglio. «Le vicende degli ultimi mesi hanno portato il mio partito a prendere decisioni importanti, dure e sofferte – spiega Mannironi –. Il Pd ha invitato i suoi rappresentanti a lasciare il consiglio provinciale e ai primi dei non eletti a non accettare la sostituzione. Coloro che non seguiranno queste indicazioni non sono in sintonia con il partito e non possono rappresentarlo. Per due anni il presidente Sanciu e la sua maggioranza hanno difeso la compatibilità del doppio incarico. Ma negli ultimi mesi, per consentire la ricandidatura al Senato e salvare le poltrone in consiglio, è stata presentata e approvato una mozione di incompatibilità. Un capolavoro, una finezza giuridica, una pagina triste che sa di vecchia politica, di pasticci giuridici, di difesa di quella casta che sta disgustando la gente. La mia coscienza e i miei principi di onestà intellettuale mi impediscono di accettare. Quel posto non è mio, non è di nessuno. La difesa della Provincia ha bisogno di ben altro impegno e di altre strategie». L'intervento di Mannironi scatena la reazione dura, ma composta di Antonello Perinu. «Mannironi ha detto che il suo obiettivo è avere una Provincia migliore, più forte – dichiara –. La penso come lui. Ciò che ci divide è il metodo. Lui pensa si possa ottenere questo fine restando fuori. Secondo noi anche lavorando all'interno delle istituzioni e sotto quella bandiera in cui noi ci riconosciamo. Non credo che io e miei colleghi non rappresentiamo il Pd qui dentro. Quella è la bandiera che ci hanno assegnato gli elettori nel 2005, nel 2010, nelle primarie di due settimane fa. Incontrando i lavoratori della Multiss oggi, preoccupati del loro futuro, ho avuto l’ennesima conferma che la nostra scelta è quella giusta. Anche per loro noi siamo qui».
Piano dei rifiuti. Passa con i soli voti della maggioranza e l'astensione dell'opposizione il piano dei rifiuti, ritornato in aula dopo il voto di luglio. Un passaggio necessario dopo la presentazione delle osservazioni dei comuni di Olbia e Oschiri. Le critiche al piano, per il vice presidente Pietro Carzedda «un grande risultato, un piano che vuole raggiungere l'obiettivo immediato della raccolta differenziata con soluzioni compatibili con il rispetto dell'ambiente, arrivano da Maria Pia Zonca e Antonello Perinu. Per entrambi il piano è poco coraggioso su due temi scottanti, termovalorizzatori e discariche.
Proroga Provincia. Passa con il voto unanime dell'assemblea l'ordine del giorno proposto dalla commissione speciale sul riassetto territoriale. «Un documento – spiega il presidente della commissione Mario Mulas – con cui chiediamo una proroga congrua dei termini di durata della provincia per consentire all'ente di operare». In serata il documento sa già di carta straccia. La commissione regionale Autonomie ha confermato la struttura della legge che prevede la cancellazione delle nuove quattro province.

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