PALMIRO

Da La Nuova Sardegna del 01 ottobre 2012

Unioni civili, nessun contrasto nel Pd
Il segretario cittadino Nicola Comerci: «Un tema delicato, la maggioranza lo affronta con serietà»

TEMPIO.
Non si fanno attendere i commenti politici e le polemiche dopo l’ultima seduta del consiglio comunale, quella con all’ordine del giorno dei lavori anche le unioni di fatto. La voce più autorevoloe è quella del segretario cittadino del Pd, Nicola Comerci: «Nella ferma convinzione della distinzione esistente tra sfera amministrativa e sfera politica, nonché tra quella politica e quella religiosa, ritengo però opportuno intervenire in seguito alle dichiarazioni comparse sulla stampa domenica sul rinvio della discussione in consiglio comunale sulla questione delle coppie di fatto. Trattandosi di un tema delicato che coinvolge la sfera interiore della coscienza individuale, e data l'impellenza e la copiosità di altri argomenti di carattere sociale e amministrativo affrontati nell'ultima seduta del consiglio, considero decisamente costruttiva la decisione della maggioranza di rinviare la discussione. Il che non è da attribuirsi pertanto a nessuna forma di contrasto interno alla maggioranza né tantomeno al partito che rappresento, ma unicamente alla volontà di dedicare maggiore attenzione al tema. È stato un segnale di serietà e di estrema responsabilità». Comerci spiega anche che «in un periodo di grandi trasformazioni etiche e sociali, la possibilità o meno di istituire un registro sulle unioni civili, così come sta avvenendo in numerose altre città italiane, mette l'amministrazione di Tempio al passo con i tempi e ne rileva la sensibilità a questioni che ormai permeano il sentire comune».
Comerci ricorda che il Pd a livello nazionale ha espresso parere favorevole all’istituzione, «e che dunque né necessitiamo né riconosciamo titolarità alcuna all'attribuzione di fantomatiche "patenti" di centrosinistra da parte di nessuna altra forza politica, ritengo però che debba essere lasciata libertà di scelta in merito all'argomento. È questo infatti il significato profondo dell'orientamento "laico" e non "laicista" del nostro partito: il rispetto delle convinzioni etiche e morali dell'individuo, anche e soprattutto quando a venire chiamata in causa è la sfera religiosa della coscienza».