PALMIRO

Da L'Unione Sarda del 01/07/2012

TEMPIO. Polemiche  
Pochi Consigli: Quargnenti contro il sindaco
Continuano le stoccate che Francesco Quargnenti, capogruppo di minoranza (Lista Civica), sferra all'Amministrazione, accusata di aver convocato solo due consigli comunali in sei mesi. «Il sindaco Frediani ha risposto che si è nella norma. Il consiglio (il terzo del 2012) è stato convocato giovedì ma non mi è stato possibile presentare la mia interrogazione», spiega Quargnenti. Per le interrogazioni e interpellanze erano state stabilite due ore, superate le quali il presidente del consiglio Maura Castagna è passata al punto successivo. L'opposizione ha abbandonato l'aula. Francesco Quargnenti vuole rendere pubblico il contenuto di quello che sarebbe stato il suo intervento. Un forte j'accuse. «Dopo un periodo così lungo si è riusciti ad essere finalmente in aula. Gli accordi erano di sentire le risposte degli assessori, poi la mozione Aisoni e le interrogazioni che non abbiamo potuto fare perché si è ragionato come al Rischia tutto: tempo scaduto, andiamo oltre. Il nostro abbandonare l'aula è stato un segnale di protesta nei confronti della Giunta Frediani». Primo destinatario degli affondi è proprio il sindaco: «Il suo modo di amministrare la città è ormai noto a tutti: non si permette alle minoranze di portare in consiglio la voce dei cittadini. Ha cercato goffamente di giustificare l'inattività della maggioranza e le mancate convocazioni. Però, ricordo le sue continue sollecitazioni che faceva con il vicesindaco Gianni Monteduro quando era in minoranza. Però noi almeno convocavamo: nel 2006, a giugno ci eravamo riuniti già 10 volte; 6 nel 2007. Tralascio gli altri anni per non rendere troppo impietosa l'analisi. Oggi, lui ricopre la carica politica più importante della città e riduce il Consiglio a un organo secondario». Poi: «Gli consiglio di ripassare la normativa. Quella alla quale fa orgogliosamente riferimento è l'articolo124 del Testo Unico che prevedeva che il consiglio si dovesse riunire due volte l'anno in sessione ordinaria: peccato sia stata abrogata dal 1990». Sebastiano Depperu