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Imbarazzo nel Pd: c’è un caso Derosas

Pubblicato da Luca Rojch in Politica · 29/11/2012 10:33:51

da "La Nuova Sardegna" del 29 novembre 2012
OLBIA. L’incompatibile Sanciu non crede ai suoi occhi. L’ex presidente riesce nel miracolo, lui si fa sfiduciare dalla sua maggioranza e a litigare è l’opposizione. Il Pd ruba la scena a tutti e riesce a farsi male da solo. L’ultimo incidente è la scelta del consigliere Tore Derosas di accettare la surroga dopo le dimissioni di Antonio Loriga. Le consegne del partito per tutti i non eletti erano di rinunciare alla poltrona in ogni caso. E anche Derosas aveva garantito che mai avrebbe accettato. Ma in aula è andato in onda il colpo di scena. Derosas, davanti allo sguardo incredulo del coordinatore provinciale Gerolamo Balata che si era appena dimesso, accetta di entrare in consiglio al posto di Loriga. Pochi minuti prima Balata con grande coerenza aveva consegnato nelle mani del presidente del consiglio provinciale Francesco Pala le sue dimissioni . «Il Pd prende le distanze da quello che è accaduto in Provincia e in particolare dal comportamento di Sanciu, che con furbizia ha fatto dichiarare la propria incompatibilità che aveva sempre negato. Con le dimissioni voglio puntare il dito contro questi atteggiamenti che allontano la gente dalla politica». Balata entra anche nella questione Derosas. «Il partito ha dato a tutti indicazioni precise – spiega –, nessuno doveva subentrare a chi si è dimesso. La scelta di Tore ha sorpreso me come tutti, mi aspettavo accadesse l’esatto contrario. Nei prossimi giorni ne parleremo in partito». Ma Derosas è convinto del suo gesto. «Ho accettato per un senso di responsabilità, non ho gradito la deriva delle dimissioni continue dei consiglieri del Pd. Io sono tra coloro che hanno costituito questa Provincia, ho fatto parte del primo consiglio e sono convinto che questo ente vada difeso». Nessun imbarazzo neanche di fronte alla giravolta. Prima Derosas aveva detto al partito e pubblicamente che non avrebbe accettato. «Ho parlato con il partito quando non ero ancora immerso nella questione – dice –. Poi ho riflettuto e ho deciso di dire sì. Nessuna paura di affrontare le conseguenze, ho un passato di coraggio. La mia è una battaglia a tempo. Sono pronto a difendere la Provincia, ma solo per alcuni mesi. Oltre non posso perché la mia professione e gli impegni me lo impedirebbero». Caustico Antonio Loriga. «Mi sono dimesso perché il partito me lo chiedeva _ spiega _. E l’ho fatto nella certezza che nessuno sarebbe entrato al posto mio. Sono indignato, e non solo per me, ma anche per chi mi ha votato. Ma forse chi ha accettato non ha pensato che prendeva il seggio di una persona scelta dal popolo». Cauto l’esponente dei vertici provinciali del partito Piero Usai. «Da lunedì in direzione discuteremo di quello che è accaduto – afferma –, adesso siamo impegnati nelle primarie». Più ruvido il coordinatore cittadino Gerardo De Luca. «Ho convocato una segreteria per parlare di questo. Il partito ha dato una indicazione precisa e chiederò l'intervento del comitato dei garanti. Chi fa queste si mette fuori dal partito. Come partito posso dire che abbiamo accolto il suo gesto con sorpresa e amarezza e invitiamo Tore a ritornare sui suoi passi. La prossima settimana esamineremo il suo caso». (l.roj)


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